lunedì 27 luglio 2009

OCCHI INCANTATI

Cosa sogni fanciulla
dagli occhi incantati
il cuore sospeso
e la bocca socchiusa?
Nella mente un'idea
che leggera ti allieta
e tutto trasforma
in rosea magia
il battito in petto
è musica viva
che fa da contorno
a uno splendido sogno
e la bocca... da sola..
si apre, si offre
a quel bacio anelato
dal cuore incantato.

PREMI

Voglio ringraziare:

la cara Frufrù : http://frufrupina.blogspot.com/
e la cara Armanda : http://fantasiedelizienonsolo.blogspot.com/
per la magnifica "coppa dell'amicizia"

la cara Armanda anche per questo così tenero

e sempre la cara Armanda
e la cara Stella http://stella-ilbeneinnoi.blogspot.com/
per questo altro premio "friends"graditissimo!!


un abbraccio dal cuore per voi!!

sabato 25 luglio 2009

INVIDIA

L'invidia è uno dei 7 vizi capitali. E’ la portinaia dell’Ego; lo serve, lo cura, lo vizia, lo illude e soprattutto gode nel pettegolezzo e dell’altrui disprezzo.
A volte coglie di sorpresa anche gli spiriti più generosi, ma è spesso l’effetto collaterale di vuoti profondi, di infanzie trascurate, di insicurezze radicate, di affetti mancati
Esistono due tipi di invidia : quella buona (ammirativa/emulativa)e quella cattiva (ostile/depressiva)
L'invidia 'buona' èun desiderio profondo di arrivare allo stesso livello dell'altro, anziché abbandonarsi allo scoramento o alla maldicenza e alla denigrazione di chi è più fortunato.
E' dunque uno stimolo, una motivazione verso l'automiglioramento: colmando le proprie lacune e valorizzando i propri punti di forza, si cerca di somigliare sempre di più al modello vincente rappresentato dall'altro.
L'invidia 'cattiva' non prevede e non auspica null'altro che il male, la sfortuna e la definitiva sconfitta dell'odiato rivale.
L’invidia "cattiva" è un acido molto corrosivo. E’ un peccato capitale di molti cuori. Tanto umano, quanto difficilmente confessabile. E’ una malattia diabolica, difficilmente curabile.
L'invidioso "cattivo" ha il 'vizio' di svalutare le persone che percepisce come 'migliori' di sé e spesso non si limita al pensiero o alle fantasticherie di tipo aggressivo e distruttivo, ma cerca di danneggiare oggettivamente l'invidiato, ostacolandolo in ogni suo progetto o iniziativa.
Egli infatti è 'colpevole', agli occhi dell'invidioso, per essere apprezzato e stimato dalla società più del dovuto, e comunque più di quello che l'invidioso desidererebbe, anche in confronto a sé stesso.
Provare invidia è come sentire dolore fisico. Quell'emozione meschina e negativa che ci spinge a desiderare il male per gli altri e a sminuirli per non ammettere che sono migliori di noi è l'equivalente della slogatura di una caviglia o della bruciatura di un dito.
Per il nostro cervello le due cose non sono affatto diverse: a rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science e condotto dall'equipe di Hidehiko Takahashi dell'Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche di Inage-ku, in Giappone.
La prova è arrivata dalla risonanza magnetica. Il team di Takahashi ha "fotografato" il cervello di 19 uomini e donne e analizzato a livello neuronale le reazioni all'invidia e alla "Schadenfreude", che in tedesco indica proprio il piacere che deriva dalle sventure degli altri.
Il risultato nel primo caso (invidia) è stato un aumento dell'attività nella corteccia cingolata anteriore dorsale, la stessa area che "si accende" quando ci si fa del male fisico.
Nel secondo caso (godere delle sventure altrui) a essere più attivo è lo striato ventrale, che si associa all'appagamento. E' il tipo di benessere che il corpo sperimenta dopo aver mangiato cioccolato, aver fatto sport o sesso oppure aver assunto droghe.
La scoperta mostra per la prima volta che il cervello elabora nello stesso modo il vissuto sociale e le sensazioni fisiche, siano esse di dolore o di piacere. "L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente", diceva il filosofo e matematico gallese Bertrand Russell.
Ora sappiamo che, in questo caso, l'infelicità non è una astratta sofferenza dell'anima, ma un dolore concreto e pungente.
Anche gli dei, secondo Erodoto, erano invidiosi degli esseri umani quando questi erano in possesso di una felicità della quale erano orgogliosi. Nell'antichità (un esempio per tutti) i cinesi, per non far scattare l’invidia degli dei, quando il raccolto era abbondante gridavano: “Miseria, miseria” e vestivano i neonati maschi da feminuccia....(!!!!)
E concludo con un aforisma scritto da un grande cuore :
"L'invidioso mi loda senza saperlo".
(Gibran, Kahlil)

venerdì 24 luglio 2009

IL CALORE DEL TUO CUORE - POESIA

Finalmente la pioggia
lava via l'afa
che toglie il sonno,
il suo ticchettio
tiene svegli i tuoi pensieri,
il suo brontolio
apre le porte dei tuoi sogni.
La pioggia....
che rinfresca il tuo corpo,
ma io, avvicinandomi a te,
sento il calore del tuo cuore
che asciuga tutte le mie pene.

(autore : Il Cuoco)
http://ilpiaceredimangiareenonsolo.blogspot.com/

FINALMENTE LA PIOGGIA

Che caldo....che afa....
anche il cielo è irrequieto
e non riesce a riposare
ed ecco un vento caldo
alzarsi e agitarsi,
chiamare a sè nuvole stanche,
mischiarle, arringarle severo
ed ecco che sale il tumulto
rumori di tuoni, lampi di luce
il vento rinfrescato trascina
il suo esercito e ....
finalmente...
finalmente la pioggia
e tutto si disseta,
si purifica...
si abbandona alla frescura
svanisce la casa afosa
svanisce il mio corpo caldo
e io...
ascolto la natura che mi avvolge
con il suono della sua voce
e il tempo non ha più importanza
chi sono non ha più importanza
chiudo gli occhi e vivo
.....ora piove!

giovedì 23 luglio 2009

SCIVOLAR VIA

Lasciare le tue braccia
e sull'acqua scivolar via
dove tutto è pace
dove tutto tace
seguendo l'anima mia
senza lasciare traccia....

mercoledì 22 luglio 2009

AMICIZIA

"L'amico è la cometa che guida
ma non obbliga,
uno sguardo che scruta
ma non giudica,
corregge ma non umilia,
è un cuore che ama
ma non esige...."
...
vorrei dedicare questo premio ad alcuni fedelissimi:
...
adamus'site
C A R T A T A D I R E S C H E
Emozioni e Sensazioni
Felinità
i love only rock and roll
I LIVE IN TUSCANY
BONDEARTE
il piacere di mangiare e non solo
Mondo di Paola
POESANDO E ARTISTICANDO
sacred fire
Sara
spizzichi
STELLA
Think inside and outside the box
Patri
...
(per tutti , se lo gradite, basta un copia e incolla)

lunedì 20 luglio 2009

PEDALATA NEL PARCO

Dopo il maltempo dei giorni scorsi, con bufere, nubifragi, freddo e trombe d'aria, finalmente splendide giornate con aria limpida e cristallina e un sole che ci scalda molto piacevolmente!
Ieri è stata la giornata ideale per una bella pedalata in compagnia nel parco della Villa Reale di Monza, un'ampia area verde situata in prossimità della città.
Con una superficie di 688 ettari e un perimetro di circa 14 km, è il terzo parco recintato più grande d'Europa, dopo il Richmond Park di Londra e il Phoenix Park di Dublino, ed il maggiore tra quelli recintati da mura.
Siamo partiti poco dopo le 9 e ci siamo incontrati con amici ad una porticina nelle mura del parco.
Di solito, essendo l'unica femminuccia del gruppo, sto davanti a tutti e, pedalando di buona lena, impedisco che il gruppo si fermi ogni cento metri con ogni scusa possibile,
però ieri ero pigra, li ho lasciati andare avanti e ho pedalato senza fretta.
Nel parco non c'era, fortunatamente, la gran folla dei giorni festivi forse a causa delle numerose partenze quindi ci si poteva rilassare.
Ascoltando la mia musica preferita mi estraniavo ammirando la luce del sole che, passando attraverso il fogliame delle piante,
sembrava giocare con me dando un effetto psichedelico alla mia pedalata e proiettava sui tronchi ricami in movimento.
Il nostro giro proseguiva costeggiando un tratto del fiume Lambro con una allegra cascatella sonante,
una fattoria piena di animali che pascolavano sereni in ampi spazi verdi e soleggiati brucando la tenera e fresca erbetta
coccolati dai bimbi che, affascinati, allungavano le loro braccine oltre lo steccato per poterli accrezzare.
Abbiamo poi pedalato attorno al grazioso laghetto con tante anatre che si rincorrevano giocose
e con cigni e carpe che ci ignoravano nuotando elegantemente.
Si respirava a tratti il buon profumo della terra ancora umida per le recenti piogge
ed in quei tratti di sentiero, anche sulla pelle era più marcato il fresco dell'ombra.
Abbiamo fatto una piccola sosta vicino ai Mulini Asciutti, ormai in disuso,
poi ci siamo diretti alla bella villa Mirabello, dove si trovavano le antiche scuderie reali, ora trasformate in ampio salone e la piccola cappella privata dove mi sono sposata.
Purtroppo però nella chiesina non si può più entrare perchè tutto il complesso ora è sede dei Carabinieri a cavallo del Parco.
Se ci fosse stato qualcuno al cancello probabilmente ci avrebbero concesso una visita....ma non c'era nessuno.
Abbiamo quindi proseguito fino all'autodromo per una seconda sosta e gustarci per un poco la corsa di alcune macchine private
poi, piacevolmente stanchi e anche un po' affamati (era passato già mezzogiorno) ma con cuore, occhi e polmoni ritemprati da tanto ossigeno e natura meravigliosa, ci siamo diretti verso casa.....